Storia e Archeologia

Torri e Portali Medievali

La popolazione Supinese, sin dalla prima origine, ha deciso di collocarsi nella “Torre” o “Punta Creta Rossa” (m 405 slm), pendio appartenente alla catena montuosa dei Monti Lepini, rivolto verso la valle del Sacco, cioè nel luogo militarmente più sicuro e difendibile, in modo da resistere alle invasioni barbariche, saracene e dal passaggio con intenzioni tutt’altro che buone dei Lanzichenecchi (1527), Spagnoli (1556) e Francesi (1798).

Pur risalendo al periodo dell’inastellamento (sec. X-XI), è il prodotto di più interventi. I ruderi delle fortificazioni tuttora riscontrabili, fanno pensare, a grandi linee, ad un triangolo isoscele con al vertice il castello o “Castrum”, alla base l’antico abitato costruito dalle case più alte del paese.
I due lati erano rappresentati da muraglia che, da una parte all’altra scendevano dal fortilizio e si congiungevano all’estremità della base stessa così da costruire una forte protezione per tutta la zona interna alle fortificazioni. Dunque, il vecchio centro abitato, com’è possibile riscontrare dall’attuale mappa urbana del paese, sembra giacere disteso a semicerchio lungo il pendio montuoso (da qui il nome Supino), costituiva la cinta di mura sito su scavi, fossi o dirupi allora a difesa del basso del triangolo fortificato; cinta di mura chiusa da Porte di cui rimangono i nomi e per alcune di esse addirittura gli archi, le scalinate e le case sovrastanti:
  • Porta “San Nicola”
  • Le Tre Portelle
  • Porta Della Volpe
  • Fortone
Tutte le costruzioni più esterne come: Piazza Umberto I, via Marconi, Via D’Italia, le chiese S. Pietro, S. Maria, S. Nicola ne rimanevano certamente fuori dal fortilizio, presumibilmente perché costruire in epoche successive.
Sul colle dove sono situati gli imponenti ruderi del castello medievale è possibile ricostruire la grandiosità dei resti della parte signorile del castello, le mura e le torri semicircolari che difendevano il contrafforte montano.
La rocca comprendeva una grande torre, il maschio o torre maestra, l’appartamento signorile vero e proprio e un piccolo cortile interno ad uso di corte e piazza d’armi. L’approvvigionamento idrico era assicurato da numerose cisterne poste sia dentro la rocca che nel circostante borgo.
Invece la Torre sul Sacco, situata nella parte bassa del paese, fu eretta nel corso del Trecento per difendere il passaggio ed il mulino adiacente ed è stupendamente ornata da un apparato esterno fatto di grandi conci sovrapposti a filari regolari.
Pur risalendo al periodo dell’inastellamento (sec. X-XI), è il prodotto di più interventi. I ruderi delle fortificazioni tuttora riscontrabili, fanno pensare, a grandi linee, ad un triangolo isoscele con al vertice il castello o “Castrum”, alla base l’antico abitato costruito dalle case più alte del paese.
I due lati erano rappresentati da muraglia che, da una parte all’altra scendevano dal fortilizio e si congiungevano all’estremità della base stessa così da costruire una forte protezione per tutta la zona interna alle fortificazioni. Dunque, il vecchio centro abitato, com’è possibile riscontrare dall’attuale mappa urbana del paese, sembra giacere disteso a semicerchio lungo il pendio montuoso (da qui il nome Supino), costituiva la cinta di mura sito su scavi, fossi o dirupi allora a difesa del basso del triangolo fortificato; cinta di mura chiusa da Porte di cui rimangono i nomi e per alcune di esse addirittura gli archi, le scalinate e le case sovrastanti:
  • Porta “San Nicola”
  • Le Tre Portelle
  • Porta Della Volpe
  • Fortone
Tutte le costruzioni più esterne come: Piazza Umberto I, via Marconi, Via D’Italia, le chiese S. Pietro, S. Maria, S. Nicola ne rimanevano certamente fuori dal fortilizio, presumibilmente perché costruire in epoche successive.
Sul colle dove sono situati gli imponenti ruderi del castello medievale è possibile ricostruire la grandiosità dei resti della parte signorile del castello, le mura e le torri semicircolari che difendevano il contrafforte montano.
La rocca comprendeva una grande torre, il maschio o torre maestra, l’appartamento signorile vero e proprio e un piccolo cortile interno ad uso di corte e piazza d’armi. L’approvvigionamento idrico era assicurato da numerose cisterne poste sia dentro la rocca che nel circostante borgo.
Invece la Torre sul Sacco, situata nella parte bassa del paese, fu eretta nel corso del Trecento per difendere il passaggio ed il mulino adiacente ed è stupendamente ornata da un apparato esterno fatto di grandi conci sovrapposti a filari regolari.
torri e portali medievali
torri e portali
particolare vicolo alto
vicolo alto
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