La Piazza Umberto I (La Piazza) è un esemplare inconsueto di piazza pensile e si segnala come punto di raccordo nella concezione “dispotica” degli edifici del potere: Antico Municipio (le “colonne”), palazzo Iacobelli, palazzo dei Bavari, la Chiesa Madre e, adiacenti, il palazzo Bianchi ed il palazzo Foglietta.
Direttamente sulla Piazza:
Antico Municipio (le “Colonne”) con Loggia (“Loja”) per l’albo pretorio e, sul lato destro, rara finestra rinascimentale.
Palazzo Iacobelli datato nella chiave di volta 1506. E’ il vero palazzo nella sistemazione extra-moenia che, sotto la spinta dell’espansione e della esuberanza della popolazione, risale alla fine del ‘400 e agli inizi del ‘500, come è attestato dalla data.
Palazzo dei Conti Bavari (sec XVII) il suo portale è una “porta ermetica” con evidenti simboli massonici. Nelle due metope che affiancano la chiave di volta stemmata, sono incisi i simboli della squadra e del compasso. Sui piedritti si leggono gli emblemi del Rosenkreutz (Rosacroce): due mimose ed una croce.
Monumento ai Caduti (1915-1918) opera dell’architetto “Artigiano” Giovanni Iacobucci di Supino, anno 1922.
Statua in bronzo su struttura marmorea raffigurante un soldato nell'atto di piantare un vessillo tricolore sulla vetta conquistata e nella mano destra reca una granata, pronto a lanciarla solo se necessario, a indicare l’intento pacifista.
Questo monumento è stato creato per ricordare i caduti della Guerra e con i fondi donati dagli emigranti residenti in America. La figura del soldato è in bronzo fuso con i cannoni della 1° guerra mondiale requisiti agli austriaci. Alla punta della statua c’è lo stemma sabaudo, perché la vittoria è stata anche opera del Re Vittorio terzo.
Accessori della Piazza: La “Piazzutella”, la scalinata del “Vicolo alto” densamente decorata di fiori e verzure e, poco più avanti su via Roma, il “Portico” con casa rinascimentale e finestrine della fine del ‘400 proprio sull’arco. Passato il quale, su una piccola piazza, antico edificio con finestra, sulla quale si legge il motto icastico “Pensa in te e poi di de me”.
Direttamente sulla Piazza:
Antico Municipio (le “Colonne”) con Loggia (“Loja”) per l’albo pretorio e, sul lato destro, rara finestra rinascimentale.
Palazzo Iacobelli datato nella chiave di volta 1506. E’ il vero palazzo nella sistemazione extra-moenia che, sotto la spinta dell’espansione e della esuberanza della popolazione, risale alla fine del ‘400 e agli inizi del ‘500, come è attestato dalla data.
Palazzo dei Conti Bavari (sec XVII) il suo portale è una “porta ermetica” con evidenti simboli massonici. Nelle due metope che affiancano la chiave di volta stemmata, sono incisi i simboli della squadra e del compasso. Sui piedritti si leggono gli emblemi del Rosenkreutz (Rosacroce): due mimose ed una croce.
Monumento ai Caduti (1915-1918) opera dell’architetto “Artigiano” Giovanni Iacobucci di Supino, anno 1922.
Statua in bronzo su struttura marmorea raffigurante un soldato nell'atto di piantare un vessillo tricolore sulla vetta conquistata e nella mano destra reca una granata, pronto a lanciarla solo se necessario, a indicare l’intento pacifista.
Questo monumento è stato creato per ricordare i caduti della Guerra e con i fondi donati dagli emigranti residenti in America. La figura del soldato è in bronzo fuso con i cannoni della 1° guerra mondiale requisiti agli austriaci. Alla punta della statua c’è lo stemma sabaudo, perché la vittoria è stata anche opera del Re Vittorio terzo.
Accessori della Piazza: La “Piazzutella”, la scalinata del “Vicolo alto” densamente decorata di fiori e verzure e, poco più avanti su via Roma, il “Portico” con casa rinascimentale e finestrine della fine del ‘400 proprio sull’arco. Passato il quale, su una piccola piazza, antico edificio con finestra, sulla quale si legge il motto icastico “Pensa in te e poi di de me”.
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