Luoghi di Culto

Campanile e Chiesa di Santa Maria Maggiore

L’attuale edificio è stato realizzato nel 1753 su disegno di Gerolamo Fontana (Architetto dei Colonna, Signori di Supino, lavorò per la “salvezza dell’anima”, accettando il solo compenso di “due prosciutti grossi”); una lapide ci informa che l’opera è stata realizzata grazie alle risorse della potente Fraterna della Beata Vergine.

Nell’avanzata degli Alleati verso Nord, dopo Cassino, nel Maggio del 1944 subisce gravi danni tra cui il crollo della Cupola che viene repentinamente ricostruita nell’immediato dopoguerra e rifatta nel 1995.
La sua facciata è ripartita in due piani e termina con un ampio frontone. Il piano terra presenta al centro un portale in peperino rettangolare con timpano e ai lati una doppia lesena. Il primo piano è dominato da una grande finestra chiusa, in asse con la porta e da una doppia lesena ai lati. Il prospetto termina lateralmente con due piccole ali leggermente arretrate rispetto al piano della facciata; quella di sinistra , adiacente al campanile, presenta una piccola apertura rettangolare.
L’interno, molto ampio e di gusto barocco, è ad una grande navata con dieci cappelle (cinque per lato) separate da altrettanti archi poggianti su pilastri.
E’ conservata una tela bifronte, ascrivibile alla metà del ‘500, Cristo e la Madonna di alto pregio pittorico, una delle opere più importanti di tutto il Lazio meridionale. L’autore pare sia il Cavalier D’Arpino. Nella stessa Chiesa, si trova la Madonna con Bambino di scuola napoletana, databile tra il XVII e XVIII sec. e dipinto ad olio su tela. Sotto la Madonna con Bambino è il Battesimo di Cristo, eseguito nel 1688 da Pietro Aquila, di ottima fattura, dipinto, anche egli, ad olio su tela e misura cm 150 di altezza e cm. 152 di larghezza.
Sopra l’ingresso principale, nella cantoria, si trova una cassa d’organo del XVIII secolo. E’ costruita in legno e metallo, formata da tre scomparti ed è ricca di intagli e dorature.
Bella ed elegante è la cupola con lanterna, che ben si intona con il soffitto a botte della chiesa.
Nella quinta cappella di destra, sopra l’altare, è conservata la statua lignea di S. Lorenzo, databile alla seconda metà del Novecento e realizzata in un’officina d’arte sacra di Ortisei. E’ alta cm. 140. Il Santo, nella caratteristica dalmatica, porta appoggiata sul lato destro la graticola, strumento del martirio, e nell’altra mano la palma; sul petto campeggia il monogramma IHS (Ièsus Christòs Sotèr) entro un disco dorato raggiante. L’opera, di fattura accurata, sostituisce l’antica statua del Patrono di Supino, andata perduta durante la guerra.
Sul lato sinistro della chiesa svetta un imponente Campanile a cinque piani privo di finestre. Solo nella cella campanaria si aprono ampie monofore per consentire la propagazione del suono. Nel quinto piano è stato inserito l’orologio pubblico.
Nell’avanzata degli Alleati verso Nord, dopo Cassino, nel Maggio del 1944 subisce gravi danni tra cui il crollo della Cupola che viene repentinamente ricostruita nell’immediato dopoguerra e rifatta nel 1995.
La sua facciata è ripartita in due piani e termina con un ampio frontone. Il piano terra presenta al centro un portale in peperino rettangolare con timpano e ai lati una doppia lesena. Il primo piano è dominato da una grande finestra chiusa, in asse con la porta e da una doppia lesena ai lati. Il prospetto termina lateralmente con due piccole ali leggermente arretrate rispetto al piano della facciata; quella di sinistra , adiacente al campanile, presenta una piccola apertura rettangolare.
L’interno, molto ampio e di gusto barocco, è ad una grande navata con dieci cappelle (cinque per lato) separate da altrettanti archi poggianti su pilastri.
E’ conservata una tela bifronte, ascrivibile alla metà del ‘500, Cristo e la Madonna di alto pregio pittorico, una delle opere più importanti di tutto il Lazio meridionale. L’autore pare sia il Cavalier D’Arpino. Nella stessa Chiesa, si trova la Madonna con Bambino di scuola napoletana, databile tra il XVII e XVIII sec. e dipinto ad olio su tela. Sotto la Madonna con Bambino è il Battesimo di Cristo, eseguito nel 1688 da Pietro Aquila, di ottima fattura, dipinto, anche egli, ad olio su tela e misura cm 150 di altezza e cm. 152 di larghezza.
Sopra l’ingresso principale, nella cantoria, si trova una cassa d’organo del XVIII secolo. E’ costruita in legno e metallo, formata da tre scomparti ed è ricca di intagli e dorature.
Bella ed elegante è la cupola con lanterna, che ben si intona con il soffitto a botte della chiesa.
Nella quinta cappella di destra, sopra l’altare, è conservata la statua lignea di S. Lorenzo, databile alla seconda metà del Novecento e realizzata in un’officina d’arte sacra di Ortisei. E’ alta cm. 140. Il Santo, nella caratteristica dalmatica, porta appoggiata sul lato destro la graticola, strumento del martirio, e nell’altra mano la palma; sul petto campeggia il monogramma IHS (Ièsus Christòs Sotèr) entro un disco dorato raggiante. L’opera, di fattura accurata, sostituisce l’antica statua del Patrono di Supino, andata perduta durante la guerra.
Sul lato sinistro della chiesa svetta un imponente Campanile a cinque piani privo di finestre. Solo nella cella campanaria si aprono ampie monofore per consentire la propagazione del suono. Nel quinto piano è stato inserito l’orologio pubblico.
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